AVVICINARSI A SE STESSI
Avvicinarsi a se stessi è assai utile. E’ una delle principali funzioni della mindfulness (di cui dovremo parlare ancora molto, perché è semplice ma non è facile e ci sono tanti particolari da imparare e fare nostri)
Non siamo vicini a noi stessi perché spesso dormiamo. Di notte, e non solo: anche quando viaggiamo con il “pilota automatico”; cioè facciamo una cosa e ne pensiamo un’ altra.
Mindfulness, Presenza Mentale, significa star svegli. Quante volte non siamo consapevoli di non essere consapevoli! Coltivare la mindfulness vuol dire prestare attenzione al nostro nucleo centrale. Essere INTIMI con esso, la Consapevolezza, noi stessi
Mindfulness vuol dire non perdersi nel passato né immaginarsi il futuro. Vuol dire prestare un’attenzione deliberata non giudicante, al momento presente.
Il momento presente è semplicemente ciò che percepiamo con i sensi in questo momento.
Tornare al presente anziché rifugiarsi nel futuro o nel passato può non essere gradevole. “Ciao, dove sei?” Potremmo star rimuginando una qualche catastrofe, Oppure provare degli impulsi poco costruttivi che stiamo per lasciare andare.
Se la mindfulness fosse solo questo, sarebbe di scarso valore. Il valore sta nel fatto che tornando al presente sentiamo il nostro corpo e ascoltiamo, vediamo percepiamo la nostra mente. Come il Buddhismo, consideriamo la mente il nostro sesto senso. La nostra propriocezione, la percezione di sé. E insieme alla percezione del corpo e della mente: odore, suono tatto, vista, gusto, propriocezione abbiamo la Consapevolezza dei nostri sensi, la consapevolezza dei pensieri, delle emozioni, degli impulsi
Quando torniamo al presente torniamo ai nostri sensi, e alla Consapevolezza, che è quel mistero che ci contiene.
La Consapevolezza ci avvicina a noi stessi, tanto che siamo consapevoli di noi stessi e non distratti, non ignari, non altrove, siamo presenti, vicini a noi stessi perché la Consapevolezza accompagna e contiene tutto ciò che siamo, corpo e mente, qui e ora.
E’ facile praticare la Consapevolezza? Non è facile. Potremmo stressarci quando ci accorgiamo di esserci distratti e di star pensando al lavoro d’ufficio anziché seguire la strada dell’auto che ci porta a casa.
Apprendere la riduzione dello stress può darci proprio momenti di stress. Per scioglierla abbiamo la pratica del “qui e ora”, dell’ispiro ed espiro che su cui ci concentriamo e , consapevoli del respiro, lasciamo che si sciolgano le distrazioni , pensieri, sensazioni, le e mozioni, come neve al sole, risiedendo nella consapevolezza che ci riporta vicino a noi stessi, qui, ora. Respirando.
Non dimentichiamo –ogni tanto i massmedia ce lo ricordano – che la situazione climatica del Pianeta non è affatto buona. E potrebbe diventare anche improvvisamente peggiore.
Essere vicino a se stessi, essere Consapevoli di quanto succede può renderci delle persone più forti, più capaci di relazionarci gli uni con gli altri, più pronti a condurre una vita risanante la Terra.
Il cambiamento climatico che ci affligge e a cui non si è per ora trovata soluzione è chiamato anche
IL PROBLEMA VENUTO DALL’ INFERNO
Dove siamo? E’ arrivato Armagheddon, i sette Cavalieri dell’Apocalisse, toh, è arrivato un Virus.
Eppure le aspettative del momento erano guai diversi, a un virus non si era pensato. Sono in azione lo scioglimento dei ghiacci,l’ innalzamento della temperatura, siccità, il livello dei mar che copre la terra… Invece è arrivato un altro guaio. Un minuscolo virus che, se non ci fai attenzione, non ha niente da obiettare nel far fuori il genere umano in breve tempo.
Curioso. Eppure in molti l’abbiamo fatto il collegamento; numeri esagerati di specie in estinzione, di foreste distrutte dal fuoco o abbattute, siccità e fame. Insomma qualcosa di molto catastrofico è in corso in tutti gli habitat e pensava la maggior parte della gente: “pazienza. Fortuna che non tocca a noi. Invece arriva il piccolo Coronavirus che non fa distinzioni tra chi colpire. Invisibile, portatore dello stesso principio: la distruzione della cellula umana.
Dalla Porta della Chiesa della Cattedrale di Piazza San Pietro vuota, in una sera di pioggerellina, nel totale silenzio, Padre Francesco muove qualche passo verso la Piazza lentamente sollevando l’Ostensorio, un Ostensorio di bellezza divina Benedice, lentamente, tutti i lati. E’ la benedizione ad Urbi et Orbi, la benedizione che si scomoda solo quando il Pianeta trema.
Sono passate due settimane ma lo vedo come se fosse adesso: la lentezza di Francesco, la Benedizione, le gemme, il bianco della veste del Papa. Silenzio e solennità.
Forse molti di noi ormai sono intuitivi e legati al Pianeta e hanno capito che sì, questa Pandemia prima o poi finirà. Ma Armagheddon è ancora pienamente in azione, che il Male sulla terra si sparge ancora in mille rivoli finché non ne potremo più del Male, di torturare animali strappare piante, scavare miniere, e i meno sensibili arriveranno a capire:anche gli esseri umani sono sensibili, e dobbiamo, è naturale rispettarli noi gli esseri umani 2020. Sensibili gli animali , che patiscono e gioiscono come gli esseri umani, sensibili le piante, che comunicano fra di noi, e silenziosamente, ci inviano Luce, sensibile i minerali, le rocce, tutto è vivo: percepisce, emana.
E ADESSO?
Quanta sarà la sofferenza che comporta morire di Covid 19? Me lo chiedo perché stavo leggendo le statistiche sulla sofferenza, inimmaginabile , inflitta agli animali in cambio del nostro piccolo piacere di mangiare un hamburger o un salamino.
Siamo nella fase 2 e proprio in questi giorni i negozi hanno potuto aprire. Un parrucchiere!, un MacDonald con la sua coda davanti alla porta e si entra uno alla volta, per portare il cibo a casa…la saliva umana è pericolosa. Infetta, forse
Le strade sono deserte, e lo erano ancora di più. Che strana situazione. Ne vedremo delle belle..
Un po’ più in là dove si vede solo attraverso la televisione, veniamo a sapere che la deforestazione in Brasile sta accelerando. Ricca di ricchezze d’ogni genere,minerali, fauna, flora questo habitat straordinario non ha tregua.
Dal primo marzo al 30 aprile sono stati distrutti 1.202 chilometri quadrati di foresta amazzonica, con un aumento del ben 55% rispetto lo scorso anno. Zona straricca di acque di animali, piante, piante medicinali, legni, uccidere l’Amazonas è diverso dal caricare gli ospedali europei ed Americani di malati di virus. Certo, certo, con le sue dovute differenze, la distruzione vaga per il Pianeta Gea, o Gaia..
Eppure immagino che ci sia un leggero dialogo tra chi abbatte la vita in Amazonas e virus… neppure immaginabile per quanto è sottile…
Sono questi fantasiosi collegamenti del tutto irreali; che mi inquietano quando si conteggiano i morti, i guariti da corona virus, o vedo le strade vuole, vuote… E una grande compassione per la vita sterminata in Amazonas.
La Banda dei Covid19 ha reso necessarie delle norme nuove da parte degli umani. E non avevano a che fare con le convenzioni sociali, le leggi, o la volontà dei potenti.
Per cercare di adattarsi al Coronavirus bisognava seguire le leggi dettate dal virus stesso.
Non si trattava delle norme etiche di sempre, non uccidere, non rubare, non stuprare, quelle norme che, fortunatamente sono ben entrate nella nostra coscienza.
Non esisteva una regola che affermasse: stai almeno alla distanza di un metro dalla persona che hai davanti. Pena possibile: ah, la morte! Non sternutire in faccia a qualcuno, il che si sa, è molto maleducato ma non era solito portare a morte. Basta anche respirare in faccia a qualcuno per trasmettergli il virus, se ne sei portatore.
Insomma Covid 19 e i suoi hanno cambiato le regole del gioco.
Eppure non ha allargato la coscienza dell’essere umano, non ci ha resi più buoni, gentili, socievoli, meno cattivi, meno crudeli, meno aguzzini.
Non è che per evitare la banda dei Covid 19 siamo diventati generosi, benevoli, altruisti…tutte le norme che sono davvero norme valide per la coscienza umana.
Ci stiamo addentrando in un argomento difficile. Negli Stati Uniti che battono il record per l numero degli uccisi dal Covid, sono morti in numero maggiore i negli e gli ispanici. Sono anche stati trattati con molta più violenza e incuria(per quanto riguarda il cibo, i ripari, le cure) e sono stati obbligati a lavorare di più.
Forse c’è una scritta sottilissima nel primo emendamento della Costituzione, quasi illeggibile, che dice: “bianco è bello” e “bianco è superiore”
Se tratto peggio qualcuno per la sua razza e i colore della sua pelle, allora significa che la Coscienza umana ha molti handicap.
E’ più egualitario Covid 19. Si attacca alle proteine umane delle mucose di qualsiasi razza e colore e ti fa ammalare. Lui crea un altro Covid. Spiccio.
E’ una creatura semplice, semplicissima. “mangia”, per così dire, assommandosi a degli altire pezzettini di Covid , senza capo né coda né ordine, altri pezzetti di proteine, Perché un virus così primitivo è un cluster di pezzetti di materia che , mescolandosi, creano un nuovo Covid 19. Questo si va a mescolare a pezzetti random di Covid e a forza di mescolarsi creano il virus n.3, e così via.
Avendo il covid già ucciso milioni di esseri umani in tutto il mondo, e in tempi brevi, bisogna ammettere che è un modo molto semplice per mangiare.
Tra archeologia e filmografia, abbiamo imparato un sacco di cose sulla faticaccia che hanno fatto i primi uomini per trovare da mangiare. E per non farsi mangiare. E’ presumibile che si mangiassero anche tra di loro (cannibalismo) e sicuramente mangiavano gli animali.
Tutto questo è durato secoli, anzi millenni. Se conoscete la storia, da quando la Storia ha inizio, sapete che vari gruppi umani si sono picchiati, maltrattati, fatti a pezzi per vincere un altro gruppo umano. Non solo per mangiarselo, anche per derubarlo, per rubare donne (oh tenere creature), per farli a pezzi perché il gioco della lotta è sempre stato divertente.
Poi è sorta la Storia. Uomini dotti intelligenti, raziocinanti, che cercano motivi per i loro comportamenti. In più essi avevano un gran libro (magari invisibile) di storie che raccontavano perché gli Ebrei si comportavano così, e perché gli assiro-babilonesi,così. Erano storie magnifiche! Accattivanti! Con personaggi che mai più furono inventati così interessanti, Nettuno, Zeus, Efesto, Achille: dèi e semidei dalle avventure portentose!
Pensiamo sono al Centauro (già era un personaggio originale, mezzo uomo mezzo cavallo) che colpito per errore dal semidio Ercole rimase ferito per sempre in una coscia. Gli doleva. Ma grazie a quel dolore Chirone il Centauro inventò la medicina: un modo per curare gli esseri umani dalle malattie.
Al tempo degli antichi Greci (come pur e degli ebrei), i villaggi, fatti di tende e , per i greci, persino di casa, cioè di pietre sovrapposte, di argilla, di tutto quanto si potesse sovrapporre, gli esseri umani viaggiavano (erano nomadi) con le capre, e con le pecore. Ah, che buon latte! Ah che creature miti che accompagnavano i gruppi umani.
Facevano pecorini, caprettini, scaldavano la mandria umana di notte, facevano dei bei suoni tutti loro:::e furono i primi animali domestici che gli esseri umani pensarono bene (?) di mangiare.
Erano persino sacri: la Bibbia ci racconta di un caso in cui il Nostro Signore (loro, degli ebrei) ordinò di sacrificare su di un altare una capra, che, tanto sacra era da prendeva il posto del figlio del sovrano.
Come sapete, le cose non andarono a finire così.
Capra e ragazzo si salvarono.
E’ impensabile contare quante capre e pecore furono mangiate nei secoli dei Greci,degli Ebrei, e, naturalmente , dei Romani. Le sgozzavano, come pure facevano i musulmani. Si dice che sia uno dei modi meno dolorosi per uccidere un animale.
Non che in quegli anni –siamo ormai vero il 600dopo Cristo –gli esseri umani non si maltrattassero, bruciassero vivi, torturassero, i tra di loro. Non per fini alimentari. Per competizione, odio, senso di superiorità, disprezzo, e altri sentimenti che avevano a che fare con la mente, più che con l’apparato digerente.
Come si sa, il tempo passava. Signori del Rinascimento, Re, Cavalieri. Palazzi grandiosi! E’ divertente leggere la Storia, sono avvenuti tanti fatti! I Signori, che erano veri Signori, pagavano gli artisti perché abbellissero le Sale di quadri magnifici.
C’erano anche i quadri così detti “natura morta” fagiani, folaghe, piramidi di frutti nostrani e stranieri, tessuti magnifici, e chi più ne ha più ne metta.
Ne avevano, di ricchezza, i Signori e i Re, e i loro banchetti erano a dir poco grandiosi.
I coltelli esistevano già da molti secoli. Anzi dalla preistoria. Un coltello era un attrezzo molto utile per intagliare e spezzare, oltre che per uccidere i nemici. Sto dimenticando che un cibo molto importante erano gli animali. Frecce, balestre, coltelli, spade, ah che ghiottoneria per i nostri super-super-super antenati catturare una scimmia, loro che mangiavano erbe e radici!
Il tempo passava e la gente arricchiva, gli attrezzi, i tappetti, gli arazzi, il mondo diventava sempre più bello ricco e complesso. Tra i tanti attrezzi c’erano anche quelli da macellaio.
Bisogna ricordare che c’erano guerre e chi trasportava i cavalieri? I cavalli.
Ecco un animale che veniva lacerato squartato insieme al suo cavaliere. Quante guerre abbiamo avuto? Curioso è che ora nel 2020 dopo un notevole numero di guerre, duelli, battaglie, non è ancora stabile tutto il tondo celeste pianeta . Certe zone passano da un Padrone all’altro. Certe zone vengono annientate diventano desertiche, cacciando popoli poverissimi nei deserti.
Per tornare ai coltelli:opera d’arte. Materiale sopraffino, forme adatte al colpo, tenerli in tasca quando nelle città –quasi sempre – c’era da difendersi.
La ricchezza popolare cominciò a farsi strada verso la metà dell’ottocento. Si cominciò a lavorare il ferro e la ghisa, furono inventate le macchine per la tessitura. Tutto questa creava da una parte Signori sempre più ricchi, dall’altra poveri sempre miserabili, Soprattutto i bambini piccoli e le donne.
Moltissima ricchezza sorse nel diciassettesimo e diciottesimo secolo. Anche perché dobbiamo ricordare che i velieri, creature splendide, facevano carico nelle stive dei popoli dalla pelle scura (Brasile, Africa) che venivano sottoposti a violenze orripilanti, sì, ma tra piantagioni e miniere arricchirono i Signori e Sovrani che non esitavano nel massacrarli sulle navi se avessero disobbedito di un filo…
Insomma la Storia del Pianeta era senz’altro violenta. Nei mercati c’era di tutto di buono da mangiare. Nei mercati c’erano i macellai,per i quali uccidere creature vive e senzienti forniva tanti soldi. I nobili . Gli artigiani.
Si facevano ricchi gli allevatori, e i macellai.
Ormai non s’era più nel deserto. C’era l’erba. Erba vuol dire mucca. Mucca vuol dire tonnellate di carne da mangiare.
Qui vicino alla città dove abito c’è il più grande macello d’Europa. Pensa, è stata la zona che si è più colmata di Covid19.
Avete mai visto le mucche bloccate in una specie di girotondo, testa contro testa, senza potersi muovere? I maialini castrati e le orecchie tagliate. E avete mai visto maialini sanai e liberi rosei e puliti? Non mi spiego come ci sia gente e così tanta! Che li mutila per mangiarseli…intanto un interessante pezzo di RNA, detto Covid 19, vaga per il pianeta.
Gli urli atroci degli animali. Questi sono i macellai di oggi. Avete mai sentito gli urli pietosi dei porcellini caricati su un camion? Urli che strappano il cuore. Anche se non gli hanno ancora fatto niente, loro sanno benissimo dove li stanno portando e a fare che.
Un mio compagno di un corso d’inglese, per caso faceva il veterinario nel suddetto Più-Grande_-Macello-d’’Europa. Gli domandai come gli sembrasse il suo lavoro.
Con aria molto seria, rispose “certo che hai una bella soddisfazione quando trovi una bestia che ha la tubercolosi”. I compagni, comprensivi,dicevano “sì, sì una soddisfazione”
Beh, così è. E’ che se continuiamo a dare l’acqua di cui hanno bisogno i bovini non ne avremo più per l’agricoltura. Gli è che le emissioni di metano dei bovini inquinano di più delle automobili.
Gli è che, come le piccole botteghe dei macellai di un tempo, i macelli d’oggi sono luoghi di dolore inenarrabile.
Perché? Ti piace mangiare la carne, il maialino neonato? Il vitellino che è ancora parte della sua madre-mucca?
In breve, sono luoghi di tortura.
Si racconta che in Cina a causa della promiscuità tra animali (gli ebrei al massimo avvicinavano pecore e capre) nei mercati dove si mangia ogni sozzeria i pipistrelli ebbero ad avvicinarsi con i maialini. Tutta roba buona da mangiare, per i cinesi. Chissà perchè fu così che si formò il Covid19. L’invisibile RNA di una qualche massa di materia viva del mercato (l’ RNA non è del tutto vivo) si attaccò a una qualche invisibile proteina e nacque LUI!
Il Covid. Insomma basta poco per fare un virus mortale che è portato a espandersi velocemente e ad essere sempre più mortale.
Una creatura invisibile con una capacità di uccidere sfiorando appena una mucosa umana, Creatura molto più rapida della Prima guerra mondiale, il che è tutto dire.
E così è.
Probabilmente nessun occidentale mangerebbe i prodotti venduti sulle bancarelle dei mercati cinesi.(Chissà?) Per esempio, i cinesi torturano le anatre e le oche.
Fatto sta che è la prima volta che un animale, un virus, ci restituisce la sofferenza che l’essere umano ha inflitto agli animali. Posto che sia finita, ma già adesso il numero di morti da covid19 è parecchio elevato. A me fa impressione la velocità con cui questo virus si trasmette. Ha qualcosa di sovrumano (e sovranimale) infatti né animale né umano è.
Devo dire che se penso alla quantità e al modo in cui sono stati uccisi nei secoli gli animali, mi viene un curioso desiderio che il Pianeta sparisca purché gli esseri umani la smettano di far del male a creature così belle, senzienti, innocenti.
Ecco, ho usato la parola “umano”. Il problema è sottile. Avendo lo stesso sistema nervoso, perché l’animale, soprattutto il mammifero, o l’uccello, non è umano, con sensibilità, capacità di provare dolore quanto l’essere umano?Avendo strutture fisiologiche simili a quelle attraverso cui il piacere e la sofferenza si manifestano nell’uomo
E poi è umano l’essere umano? No. L’umano ha coscienza, ma non ha la sovracoscienza che gli permetterebbe di controllare la coscienza. Dovremmo dire a human human being. Perché non tutti noi siamo human human beings; altri sono solo human beings. Human beings beings: esseri umani consapevoli della propria consapevolezza.
Beh oggi c’era tanta gente al giardino del palazzo Reale con i suoi rivoli d’acqua verde e sporca. Ho trovato quel che cercavo.
All’ombra dei rami ombrosi, sulla terra sabbiosa, c’era una papera non tanto grande, a un venti centimetri da uno dei fiumiciattoli, una decina di centimetri più in alto. E c’erano! Dietro di lei creaturine grandi ciascuna neanche come la testa della papera, arruffate, colpite da qualche sottile raggio di sole. La papera si butta nell’acqua. E loro? Mi aspettavo che a piccoli passi scivolassero in acqua. Macché: un balzo a semicerchio, al di sopra della madre, veloci lì che nuotano. Seguono la papera. Arriva un papero e si accapigliano i due grandi, chissà avrà disturbato i bambini.
Insomma passeggiano un o’ avanti e indietro seguendo la Papera, che poi decide di risalire. Stavolta risalgono anche i bambini e spariscono tutti nello scuro del boschetto.
Che meraviglia vederli buttarsi a semicerchio nell’acqua!
Per molti, specialmente al tempo in cui la cacciagione ne era una prelibatezza, di anatre e simili se ne mangiavano tante. Povere ragazze, nemmeno in pace morivano
C’erano persone di ogni età, dai bimbi agli anziani, in quel giardino. Avrei voluto domandare, quando avrebbero chiusi i cancelli, quante persone nella giornata avessero visto il tuffo dei conimi piccoli paperi. Che erano davvero ammirevoli, la traiettoria perfetta, la rapidità.
Non è Bene come in Cina cucinano i palmipedi. Sarebbe una crudeltà spregevole, che ci farebbe orrore se perpetrata ai danni di qualsiasi essere umano. Come innumerevoli altre crudeltà contro altre specie animali, difficilmente turbano la maggioranza delle persone, che si aspetta il lauto pasta, non importa come ottenuto
“Quasi tutta la carne e gli altri prodotti di derivazione animale sono messe sul mercato da fattorie industriali, dove si trovano condizioni che non esiteremmo a definire ‘tortura’ se a subirle fossero degli esseri umani:
In tutto il mondo, 74 miliardi di animali – quasi dieci volte l’intera popolazione umana – vengono macellati ogni anni per il nostro piacere gastronomico.
Probabilmente dieci anni di allevamento industriale provocano più dolore e sofferenza di tutto il dolore e la sofferenza provati dall’umanità nel corso della storia (Michel Huemer,in cerca della coscienza umana, da l giornale Cato Unbound .
I fisici di ultima generazione, affermando che la materia è vuota per il 99%, concludono che tutto questo 99% che forma la vera materia è vibrazione, risonanza.
Trasportiamo il valore di vibrazione al dolore causato dai 10 anni di allevamento industriale, che è maggiore di tuta la sofferenza e dolore causato nel corso della Storia.
Potremmo arrivare alla curiosa conclusione che la terra è una valle di lacrime perché l’uomo si comporta crudelmente non solo con i suoi simili ma anche con le meravigliose specie animali che si attorniano.
La risonanza della (non-)materia non si disperde nell’aria, si trasmette da cosa a persona ad animale.
Se abbiamo piano piano nei millenni torturato e usato ogni crudeltà verso le creature esistenti, è facile capire perché il Pianeta ha squilibri tali: una catastrofe qua (l’artico) un’altra là (l’ Amazonas), la California…acqua e fuoco hanno perso le loro regole, aiutate dalla sregolatezza mentale (o morale?) degli esseri umani. Nell’insieme, il Pianeta ha tali segni di sregolatezza da farci pensare, e sentire, sull’orlo della catastrofe quella vera, definitiva.
C’è sempre stato un Archetipo con l’immagine della fine del mondo.
San Giovanni scrisse l’Apocalisse, riconosciuta dalla Chiesa Cattolica come libro di devozione, anche se raramente letta nelle Chiese perché ritenuta troppo inquietante.
Nei millenni, gli uomini hanno voluto avere potere sugli uomini. Con quale parola avranno chiamato il “potere” ai tempi della preistoria?
L’antico difetto umano è quello di volere più dell’altro o degli altri, di valere di più degli altri. Avere potere: comandarli, usarli farli obbedire.
In questo gioco di supremazia ci son andati di mezzo gli animali, merce da usare e possedere per avere potere.
Ciao Pianeta Terra. Ciao cara Gaia! Il Sommo Pontefice finalmente, ora che pare che il genere umano o diventa homo sapiens sapiens, cioè consapevole della propria coscienza, oppure rimane homo sapiens, quale è sempre stato. Non abbastanza consapevole.
Consapevole che fondamentale tra gli esseri umani è la relazione paritaria, è la solidarietà, la cooperazione, l’amore, la tenerezza, la cura attenta e amorevole dei bambini, tanto che ciascuno cresca con un’aggressività istintiva, sana , a favore del proprio gruppo umano, e non un’aggressività malsana, perversa, contro gli altri.
RITROVARE IL LEGAME TRA SENTIMENTO E MORALITA’
I nostri comportamenti sbagliati, quale uccidere, picchiare, stuprare, offendere insultando, rubare (tutti questi sono comportamenti che causano dolore nella vittima) li evitiamo appunto perché ci addolora causare dolore negli altri? Perché siamo consapevoli che i comportamenti che non sono solidali provocano uno squilibrio nel gruppo sociale? Perché vogliamo mantenere l’equilibrio tra noi, perché è quanto ci dice la nostra coscienza?
Possiamo tradurre la parola coscienza (umana) con le parole intelligenza e cuore.
Certo i bambini vengono educati, o condizionati, per esempio a non picchiare i compagni. Ma l’impulso aggressivo, se il bambino ha avuto qualche trauma che si è trasformato in aggressività non istintiva, che sa quando interrompersi, picchierà compagni fin dalla più tenera età fino quando, da grande, troverà modi verbali per attaccare i compagni e gli altri membri della sua specie.
A parte il trasformarsi del trauma in un’ aggressività perversa, che non si sa autoregolare, perché?
Ci si può comportare bene perché i genitori sono portatori della coscienza umana. Capaci di spiegare amorevolmente, per esempio, perchè picchiare l’altro bimbo fa male anche a tuo figlio, in quanto spezza spezza la cooperazione tra i due, il rispetto, la simpatia tra i due piccoli “patati”
Non solo: nella maggior parte dei casi ci si può difendere (tipo riprendersi il proprio giocattolino) senza far del male. In questo caso, il genitore ha imparato che il male non si fa gli uni con gli altri perché i suoi genitori, a loro volta, gli hanno insegnato che esiste una Morale, un codice che separa il bene dal male, i comportamenti che disgregano un gruppo e quelli che lo rendono compatto e collaborativo.
Beh, avrete conosciuto genitori che erano privi di questo Codice Morale. Se devono insegnare il loro figlio a non picchiare un altro bambino, il loro figlio che giustamente vuola capire perché si deve comportare in un modo o nell’altro, diranno immancabilmente “Perché non si fa”.
Fantastico. Il “non si fa” esula dalla morale, dal senso di giustizia, dalla empatia sana che ogni essere umano possiede, se l’empatia viene rispettata in lui.
“Perché non si fa non vuol dire niente. Peggio: significa: perché te lo comando io, tuo padre, che sono più grande di te e a cui tu devi obbedire senza tante chiacchiere.
Sapete che il bambino non picchierà il compagno perché deve obbedire al più grande e forte, suo padre, ma è rimasto estraneo dal sacro libro della Morale; non solo: non comprende come vanno le cose del mondo, i rapporti umani.
Più che apprendere la morale, con quel tanto di ragionamento e di intelligenza sulle cose del mondo e i rapporti umani, questo bambino ha appreso un condizionamento. Nella nostra società ci accompagna una gran quantità di convenzioni. Non devo uccidere la rana che ho catturato perché – fortunatamente – i miei genitori pensano che gli animali vadano osservati, interessanti come sono. In questo caso, essi mi tramandano una morale, una ragione, una giustizia per non uccidere. Non si uccide la vita
Ma ci sono ragazzi residenti in certi quartieri che uccidono per forte rabbia anche altri ragazzi. Pensano solo di essere andati contro ua convenzione. Gli hanno insegnato che non uccidere non è altro che una convenzione. Se uccidi, avrai molti e gravi contrattempi. Non è tanto che fai male alla tua vittima e alla famiglia di lui, e a tutta la vostra scuola. Il contrattempo è che il padre dell’ucciso potrebbe vendicarsi, e che sicuramente ti porteranno alla polizia. Non è questione di morale –fare solo il bene, a te come agli altri – né di sentimento – non soffrire né fare soffrire.
Ti hanno insegnato una convenzione: uccidere è scomodo , può portarti dei guai. Se sei sicuro che non ti porta nei guai, fai pure.
Mi piacerebbe avere un elenco di quanti comportamenti li facciamo perché la nostra coscienza morale ci dice che così va fatto perché così facciamo del bene al mondo, lo rendiamo più armonioso; oppure per convenzione: perché i potenti dicono che così si fa, e non farti tante domande: lo vedi che così ci comportiamo noi, i più potenti ed astuti, guadagnandoci e vincendo.
Forse le prime convinzioni furono i disegni nelle grotte, in tempi preistorici. Ma quei popoli ancora non avevano sviluppato la coscienza, né tanto meno quello che è compito nostro di sviluppare nella nostra epoca: essere consapevoli di avere una coscienza.
Forse quei magnifici disegni erano simboli di un mondo ancora retto dalla magia, da credenze somiglianti agli istinti animali. Disegni innocenti primordi di un’epoca dalla morale primitiva.
Diciamo che un essere umano consapevole di avere una coscienza riconosce l’esistenza di considerazioni morali, e agisce in base a queste, pur se deve discostarsi dalle convenzioni sociali, dalle leggi e dalla volontà dei potenti.
L’essere umano non consapevole di avere una coscienza, e che neppure ha fatto sua una legge morale, spesso, senza nemmeno rifletterci su, aderisce e apprezza l’assenza di legge morale, il vivere seguendo la convenienza del potente. Apprezza la potenza, e non importa se per questo non vive solidarietà ed empatia con gli altri esseri. Purché sia lui/lei a vincere.
Occupandosi i gruppi dei Potenti dei propri vantaggi, assommando la potenza della tecnica e delle sue straordinarie possibilità, dighe, miniere, pozzi di petrolio, deviazione di fiumi, tonnellate di cemento che pesa sulla Terra perché si possano costruire tutte le costruzioni anche le più gigantesche, ecco che abbiamo creato un gruppo di devastatori piuttosto avidi, esempio di non consapevolezza né di moralità.
Ecco, addenti il tuo hamburger di stasera.
Se qualcuno nel gruppo , o una parte di te, ti ricorda la crudeltà degli allevamenti animali, forse hai un’ombra di disagio ma continui il tuo hamburger.
Quasi tutta la carne e gli altri prodotti di derivazione animale sono messi sul mercato da fattori industriali, dove si trovano condizioni che definiremmo senz’altro “tortura” se a subirla fossero esseri umani.
Le crudeltà più spregevoli, che ci farebbero orrore se perpetrate ai danni di qualsiasi essere umano, difficilmente ci turbano se riguardano un’altra specie.
Sappiamo che gli animali provano piacere o sofferenza perché hanno strutture fisiologiche simili a quelle attraverso cui piacere e sofferenza si manifestano nell’uomo.
Inoltre, in circostanze che in noi provocherebbero piacere o sofferenza, si comportano come noi quando proviamo piacere e sofferenza. Le grida dei maiali (già mutilati da cuccioli) portati al macello…
In tutto il mondo, 74 miliardi di animali – quasi dieci volte l’intera popolazione umana vengono macellati ogni anno per il nostro piacere gastronomico Probabilmente dieci anni di allevamento industriale provocano più dolore e sofferenza di tutto il dolore e la sofferenza dell’umanità nel corso della storia.
Il punto, la questione morale, è: quale valore diamo alla sofferenza degli animali?
Se anche la valutiamo solo come un po’ di cattiveria, la sua quantità ne fa un problema morale dei più grandi del mondo. Il problema di una mancanza di coscienza nell’uomo.
Il torto morale di questa valanga continua di sofferenza inflitta a creature senzienti e dotate di affetti non è disapprovato da ciò che vogliono i potenti, non sono socialmente disapprovati dai potenti, e per conseguenza, dalla massa della gente.
Continuando a mordere l’hamburger non pensiamo che gli animali sono creature morali. Provano esperienze, belle e brutte. Hanno obiettivi. Comunicano all’interno della stessa specie.
Hanno una loro intelligenza, rituali, diverse specie (persino le formiche) usano attrezzi.
I mammiferi superiori sanno comunicare anche con la specie umana.
Mettiamo che la loro intelligenza non sia paria alla nostra. Si può torturare chi ha un intelligenza inferiore alla mia. Le SS uccisero migliaia di handicappati, anche se tedeschi , chiusi nei rifugi per handicappati.
Evidentemente pensavano che il diritto a vivere te lo da l’intelligenza. Anche se, insisto, l’homo sapiens non sempre è sapiens sapiens, consapevole della propria coscienza. Se si può torturare chi non è abbastanza intelligente, ponendo come intelligente noi, includiamo
I disabili mentali, e altrettanto non conta la sofferenza dei neonati.
I neonati venivano operati senza anestesia, prima degli anni ì50.
Cosa c’entra l’intelligenza con il fatto che infliggere male è male.
La mia prima responsabilità come essere umano cosciente, è verso il bene e il diritto, anche se il trattamento etico di tutte le creature non vien affrontato in modo scientifico dalla nostra ideologia politica
Non tutte le specie senzienti hanno i diritti di libertà degli esseri umani. Il loro maltrattamento esula dal perimetro di ciò che la nostra società condanna o punisce
Ma quando trattiamo questi esseri viventi e senzienti in una misura così vasta da fare impallidire qualsiasi sofferenza della nostra specie, se vogliamo essere buoni, consapevoli e morali, dovremmo occuparci e preoccuparci del male che spargiamo per il mondo: perché è male.
Finora solo un virus è stato capace di risponderci: Covid 19. I virus non ricorrono alla vendetta. Ha invaso il pianeta, causando sofferenza inaspettata all’uomo che da parte sua tanto dolore ha già diffuso. Batteri e virus, colera, peste, vaiolo, tifo, hanno causato sofferenza. Di diverso, Covid 19 ha che sta battendo l’uomo supertecnologizzato. Basta un non-essere invisibile, comparso da non si sa bene dove, per far fuori millecinquecento persone in un giorno. Non nuoce agli animali. Causa solo sofferenza umana.
I maiali hanno gli stessi recettori del dolore dell’uomo e infatti si comportano come l’uomo minacciato:urlano e cercano di fuggire.
Allora, la sofferenza e il dolore nell’uomo viene ritenuta cattiva, anche se non per questo viene esclusa da chi la causa.
In passato si è ritenuta buona la sofferenza inflitta a criminali, come i ladri, ai nemici (torture) . Buona nel senso che dava piacere al carnefice e alla sua banda. Però si sapeva che si infliggeva del male e della sofferenza a una persona della propria specie. Era definito male, e giustificato da un senso di giustizia.
Non così è definito il male anche più orribile inflitto a creature di un’altra specie. Perché la sofferenza è un male ed è giusto (sempre che non stiamo sbagliando) solo quando a provarlo è uno della nostra specie?
Affermiamo che la sofferenza è sempre un male, quando a provarla è un essere senziente, al di là della sua intelligenza. L’intelligenza non riguarda direttamente in uomini e in animali, la sensazione, la propriocezione, il dolore e il piacere, quindi.
La sofferenza è un male. Quindi è un nostro dovere indispensabile non causare dolore agli animali. Noi, nuovi figli del Pianeta Terra, la nostra casa, non siamo più perché i nostri fratelli umani e i cugini animali abbiano a soffrire. L’intero equilibrio di minerali, animali, piante, non si basa sul causare dolore inutile o futile a ogni creatura esistente
Ma non abbiamo copiato dalle regole di Gea, il Pianeta: la crudeltà contro gli animali non è stata finora considerata una norma morale. Pozzi, miniere, scavi del petrolio, deforestazioni. Estinzione degli animali, prigionia e caccia per decorare le abitazioni umane. Mah.Chi l’ammette e la pratica crede in un abisso di distanza tra il valore dell’essere umano e dell’animale., Questo ci consente di trarre piacere anche minimo da fatti orribili. Purtroppo dobbiamo aggiungere al maltrattamento contro gli animali anche la pedofilia. In massima parte nascosti, gruppi di esseri umani praticano l’abuso sessuale e la tortura ai bambini.
La morale dovrebbe esigere che queste cose non avvengano: eppure, anche se imprigionati sotto posti a giustizia, gli esseri umani che commettono questi crimini- e, badiamo bene – anche uccidere gli animali qualora non vi è assoluto bisogno di nutrirsi – sono considerati esseri umani senzienti.
Ma esiste una categoria di esseri umani che non sono detti solo esseri umani ma esseri umani umani, cioè consapevoli.
Non necessariamente chi fa soffrire un animale è consapevole di ciò che sta facendo: se lo fosse, sentirebbe quello prova l’animale e sarebbe consapevole della causa per la quale, giusta o sbagliata, necessaria o senza ragione, agisce in questo modo. Sarebbe forse consapevole del proprio sadismo, del piacere di far del male.
Spostiamoci agli ambienti di guerra, dove la tortura abbonda e non è esercitata da chi la esige, ma è comandata ai torturatori che sono stati allenati a questi scopi “Questi sono sospetti, vedi di ricavarne qualche informazione”. Gliele estorceranno con la tortura e, errore se possibile ancora più immorale, saranno pagati per questo.
Quanta gente paghiamo tra tutti quelli che fabbricano prodotti animali? Dai camionisti ai commessi, oltre che naturalmente gli allevatori e i macellai. Paghiamo moltissima gente.
Forse dovremmo astenerci dal comprare i prodotti di derivazione animale? Come ha vissuto nell’allevamento la mucca che fornisce il latte per una infinità di alimenti?
Forse non dovremmo comprare prodotti fatti nelle fattorie, sia pure quelle più “umane”. E’ probabile che stiamo sbagliando causando dolore a esseri senzienti, sfruttandoli per il nostro piacere.
Una domanda, sulle cui conclusioni nessuno concorderà: un animale ha lo stesso tipo di diritti di un essere umano?
Se la mia prima responsabilità, come essere umano umano è verso il bene e il diritto: non fare male, non essere ingiusto, è senz’altro possibile che stiamo trattando questi esseri viventi in modo sbagliato.
Il dolore e la sofferenza sono un male e non si dovrebbe fare il male a solo scopo di ottenere benefici relativamente piccoli per se stessi.
Quindi: il comportamento della stragrande maggioranza delle persone è moralmente sbagliato.
Possiamo fare un’osservazione senza sostenere che i diritti e gli interessi degli animali siano esattamente come i nostri.
Facciamo però questa considerazione (da Michael Huemer, professore di filosofia ne L’Internazionale): “Se le sofferenze degli animali contassero anche solo un millesimo delle sofferenze umane (che, come abbiamo riconosciuto, sono neurofisiologicamente uguali), l’agricoltura industriale sarebbe comunque uno dei problemi più gravi al mondo (se 74 di milioni di persone fossero torturate ogni anno in condizioni simili a quelle di una fattoria, sicuramente il problema sarebbe considerato tra i più gravi del mondo).
Chi non è d’accordo con la tesi centrale di Huemer (e di chi scrive) dovrebbe riuscire a spiegare perché le sofferenze degli animali non contano nemmeno un millesimo di quelle qualitativamente simili dell’uomo.
Ripetiamo : come essere umano umano la mia prima responsabilità è verso il bene e il diritto.
Le altre specie sulla Terra forse non hanno gli stessi diritti di libertà degli esseri umani, anche se la questione è in corso di dibattito. Forse.
Non si può rispondere al perché le sofferenze degli animali non contino nemmeno un millesimo di quelle qualitativamente simili dell’uomo né attraverso ideologie o scelte politiche
Ma è possibile che stiamo trattando questi esseri viventi in modo sbagliato. E li stiamo trattando con dei torti su una vasta scala, tanto vasta da far impallidire qualsiasi sofferenza della nostra specie, gli esseri razionali, moralmente desti e dotati di senso di giustizia dovrebbero preoccuparsi di come la nostra specie tratta le altre specie.