La sperimentazione scientifica ha dimostrato gli effetti positivi della MBSR non solo sul benessere psicologico; ma anche il miglioramento dei sintomi in un certo numero di condizioni patologiche.
- E’ efficace nella prevenzione delle ricadute della depressione, anche perché aiuta a interrompere le ruminazioni, e a lasciare andare i pensieri autosvalutanti o altrimenti distruttivi.
- E’ un potente antidolorifico, consigliato per controllare il dolore nel caso di disturbi e malattie che comportano dolore cronico. 1
- Aumenta l’efficacia delle cure nella psoriasi.
- Migliora la pressione arteriosa, il metabolismo, la respirazione e il battito cardiaco.
- Migliora le reazioni immunitarie .La pratica meditativa regolare (forse anche perché riduce il livello di stress) aumenta la quantità di linfociti T nei portatori del virus dell’Aids. E migliora le reazioni immunitarie anche dopo la somministrazione di un semplice vaccino influenzale!
Molti ritengono ormai che nelle malattie tumorali intervenga anche una componente traumatica psichica:2 anche per questi malati sarebbe consigliabile una pratica di consapevolezza.
Domanda:
La mia consapevolezza dell’ansia è ansiosa?
La mia consapevolezza della rabbia è arrabbiata?
La mia consapevolezza della noia è annoiata?
Risposta:
La consapevolezza è la capacità innata di incontrare le cose così come sono ,
quindi…
1 Misurando l’attività cerebrale dei praticanti che ricevevano stimolazioni dolorose, si è notato che l’intensità percepita del dolore era diminuita del 40 per cento, e la sua natura sgradevole del 57 per cento rispetto al gruppo di controllo dei non meditanti. Queste variazioni sono associate a un’attività diversa nella corteccia cingolata anteriore e nell’insula anteriore, zone prepose alla percezione del dolore.
2 Cito ad esempio una ricerca della Plymouth University di Devon. Il lavoro svolto dai ricercatori è stato pubblicato nel 2012 sulla rivista Journal of Behavioural Medicine.Lo studio ha coinvolto 400 persone residenti in Arabia Saudita; 150 di queste erano state affette da tumori, da malattie del sistema cardiovascolare e asma; 250 invece erano sane.
I ricercatori hanno indagato sul clima familiare esistente nel periodo in cui i partecipati erano bambini, rilevando così gli episodi di percosse, punizioni fisiche e di violenza verbale.
Dall’analisi dei dati è così emerso che chi da adulto aveva avuto il cancro, rispetto al campione sano, aveva 1,7 probabilità in più di aver subito maltrattamenti. Con lo stesso criterio è stato individuato che i malati di asma avevano 1,6 volte di probabilità in più di essere stati oggetto di violenza. 1,3 per chi soffriva di malattie cardiache. Secondo i ricercatori la causa delle malattie è lo stress provato da piccoli. Gli abusi traumatizzano il soggetto inducendo “cambiamenti a lungo termine che predispongono a patologie che sopraggiungono più tardi”, ha spiegato Michael Hyland che ha coordinato la ricerca.