Come terapeuta mi accade spesso di imbattermi in persone di cui non è esagerato dire che sono “impantanate” in rapporti aggrovigliati e confusi, dove non si ha chiara neppure la propria posizione e punto di vista, oltre a quella dell’altro. Avviene specialmente nei rapporti di coppia, o in relazioni molto strette e coinvolgenti.
Potreste avere bisogno di una terza persona per ritrovare la lucidità e affrontare il conflitto in modo costruttivo.
La conoscenza di sé è facilitata dal dialogo col terapeuta, e può darti la lucidità e l’ attenzione per ascoltar davvero l’altra persona, e farle magari delle domande per comprenderla meglio.
Il lavoro psicoterapeutico con il conflitto è tra i più frequenti e importanti nella relazione di cura. E’ raro che una persona, pur venendo in terapia per altri problemi, non abbia qualche conflitto in atto nella sua vita.
I passi che si fanno per attenuare o se possibile anche risolvere un conflitto, spesso risultano preziosi per conoscere meglio se stessi e l’altra persona.
Per esempio possiamo essere aiutati a entrare in contatto con la nostra rabbia, o con le nostre ferite, e quelle dell’altra persona, da cui trae origine spesso la sua aggressività. Il/la terapeuta ci ricorda che l’altro, proprio come noi tenta, magari maldestramente, di stare bene e provare sentimenti buoni.
Se vuoi puoi leggere un articolo più approfondito su i conflitti nelle relazioni, o anche farmi una domanda via WhatsApp usando il pulsante verde in fondo alla pagina.