Proviamo a lasciare il respiro come centro primario della nostra attenzione. E concentriamoci su un altro aspetto del momento presente // l’udito,
"quale è il significato delle sbarrette?" " Questo testo è concepito per immergerci , il più possibile, nella Consapevolezza (Mindfulness, Awareness). Ogni barretta dovrebbe esserci di aiuto per portare la nostra attenzione alla Consapevolezza. Fare cioè una pausa, non pensare, non ascoltare, non sentire, ma concentrarci solo sul respiro e ciò che lo accompagna: uno stato di pace, silenzio, presenza: dimorare nel cielo vuoto e accogliente della Consapevolezza."
riconoscendo che siamo immersi di continuo in un panorama di suoni che si presenta alle nostre orecchie per gentile intercessione dell’aria…
E lasciamo che il respiro e la percezione del corpo si spostino sullo sfondo della nostra attenzione e mettiamo in primo piano l’udito riservando tutta la nostra attenzione a ciò che sentiamo in questo momento i suoni / e gli spazi che sentiamo fra un suono e altro, il silenzio stesso / nello stesso modo in cui abbiamo messo in primo piano la sensazione del respiro, le sensazioni del corpo, la percezione del corpo nel suo insieme, che respira./
E cosi, momento per momento rimaniamo in contatto con I’udito, /con i suoni vicini e i suoni lontani/Lasciamo che siano esattamente come sono e rivolgiamo loro la nostra attenzone momento per momento per momento/
Notando naturalmente se abbiamo giudizi o valutazioni dei suoni che sentiamo, se troviamo alcuni gradevoli e altri meno/ magari vorremmo che alcuni fossero pit forti e che altri fossero del tutto assenti./
Lasciamo che i suoni che ci sono siano cosi come sono. Sentiamo qualsiasi cosa ci sia da sentire / i suoni e gli spazi tra i suoni, momento per momento, e riconduciamo la mente all’udito ogni volta che si lascia distrarre/
E ora, quando siete pronti, lasciamo andare |’udito, anche se i suoni continueranno a giungere alle nostre orecchie / e mettiamo intenzionalmente in primo piano la sfera della consapevolezza e il flusso stesso dei pensieri//
Ciò non significa invitare noi stessi a pensare il maggior numero possibile di pensieri, o a pensare in generale. Né a cercare dei pensieri, ma piuttosto a riconoscerli come pensieri quando emergono nella consapevolezza, con una attenzione di qualità analoga a quella che abbiamo riservato al respiro/ al corpo nel suo insieme, e ai suoni/ in effetti posiamo relazionarci ai pensieri nello stessomodo in cui ci relazionavamo ai suoni poco fa./
Trattandoli come EVENTI DISCRETI nella sfera della consapevolezza/ che emergono e si soffermano un breve istante e poi svaniscono, proprio come i suoni o le onde del mare / notando le loro varie caratteristiche: / il contenuto / la carica emozionale/ se sono gradevoli, sgradevoli o neutri/e invece di lasciarci trascinare nel contenuto e nel flusso dei pensieri stessi, / dove un pensiero non fa che portare a un altro il quale a sua volta porta a un altro, all’infinito/ rimaniamo semplicemente seduti in riva al fiume dei pensieri/ ascoltandolo gorgheggiare mentre scorre,/ e quando siamo trascinati dentro al flusso, cosa che inevitabilmente succederà di quando in quando, notiamo semplicemente che é accaduto.
Nel momento in cui ve ne accorgete / uscite dal flusso ancora una volta, prendete posizione sulla riva, da dove potete presenziare al pensiero in quanto pensiero/ non in quanto fatto / non una verita/ non una tentazione, ma semplicemente un’altra caratteristica, per quanto di grande forza, nel panorama interiore della nostra vita.
E cosi, rimanendo qui nella consapevolezza del flusso dei pensieri momento per momento/ magari vedendo con più chiarezza del solito ciò che sta avvenendo/ il chiacchiericcio quasi costante della mente/e vedendo chiaramente ogni pensiero quando emerge, indugia per un istante e poi si dissolve, e poi un altro pensiero emerge/ e forse individuiamo anche gli spazi tra un pensiero e l’altro, per quanto fugaci siano i momenti in cui non emerge alcun pensiero// prestiamo attenzione ai pensieri come eventi/ come bollicine, gorghi, mulinelli nel fiume della mente/ senza bisogno di lasciarci coinvolgere e trascinare con essi// ma piuttosto vedendoli e conoscendoli nella consapevolezza//
E ogni vola che vi perdete nei pensieri, e alla fine ve ne accorgete e tornate a essere presenti, siete gia fuori dal flusso dei pensieri/ siete gia tornati a prestare attenzione///
E quando siete pronti, ora lasciate andare il flusso dei pensieri e riposate semplicemte nella consapevolezza/ senza nessuno sforzo particolare di fissarvi su nessun oggetto di attenzione, quella che a volte viene definita consapevolezza non selettiva o pura consapevolezza/ come il cielo può contenere qualsiasi cosa qualsiasi aspetto della nostra consapevolezza che si manifesti/ compreso i nostri pensieri più cupi e persistenti/ le awersioni, le più grandi paure / eppure non é contaminata, né disturbata, né danneggiata da tutto ciò. //
E’ una consapevolezza che vede e conosce ogni cosa cosi com’é/ e nel vedere e nel conoscere é libera dalla forza d’attrazione della negatività / e dell’abitudine / è un nuovo luogo dove dimorare, un nuovo modo di essere e di vivere./
E’ degna di fiducia e autentica e ci ricollega alla nostra completezza, saggezza e felicita interiore./ La incarniamo pienamente. Siamo a casa, proprio qui, proprio ora / a nostro agio con noi stessi e con le cose esattamente come sono.//